MARCHI E DPO
- MARCHI E DPO: la Corte di Giustizia europea (causa C-614/17) ha precisato che i produttori non coperti da marchio DPO non possono nemmeno indirettamente evocare i prodotti soggetti a
tutela. (03/05/2019).
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LA NUOVA DIRETTIVA SULLA TUTELA DEL COPYRIGHT
DIRITTO COMMERCIALE
DIRITTO INDUSTRIALE
TUTELA COPYRIGHT - DIRITTO D'AUTORE
Il Consiglio europeo ha approvato definitivamente la nuova direttiva sulla tutela del copyright online.
Sono stati diversi i paesi che hanno dato il loro voto contrario, fra cui l'Italia, oltre che Svezia, Finlandia, Polonia, Olanda e Lussemburgo, ma alla fine la direttiva europea
sulla tutela del copyright online è passata. Gli stati avranno 24 mesi di tempo per adottarla.
I capisaldi del nuovo provvedimento targato UE sono i seguenti:
TUTELA DEGLI EDITORI per l'utilizzo non autorizzato on line delle loro opere; CORRESPONSABILITA' DELLE PIATTAFORME di condivisione dei contenuti per il pagamento del
diritto d'autore; ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITA' per gli utilizzatori, così come per caricature e parodie. Diminuzione di obblighi per le start up e per gli operatori più piccoli;
CONTENUTI GIORNALISTICI: vengono tutelati riconoscendo diritti economici alle testate ed ai singoli autori. Potranno sempre essere condivisi collegamenti testuali e piccoli stralci.
AUTORIZZAZIONE ALLA PUBBLICAZIONE: le piattaforme dovranno sempre ottenerla al fine di pubblicare contenuti di terzi protetti dal diritto d'autore.
Oltre ai paesi contrari, sopra indicati, si sono astenuti Slovenia, Estonia e Belgio.
E' da presumere che la roccaforte eretta dagli editori, probabilmente, contribuirà alla crescita di ulteriori micro competitor creativi. Si tratta solo dell'inizio.
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BREVETTI
DIRITTO INDUSTRIALE
BREVETTI - DECRETO LEGISLATIVO
l Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede e del Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo
che attua la delega di cui all’articolo 4 della legge 25 ottobre 2017, n. 163, per l’adeguamento, il coordinamento e il raccordo della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n.
1257/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2012, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell’istituzione di una tutela brevettuale unitaria, e alle
disposizioni dell’Accordo su un tribunale unificato dei brevetti, ratificato e reso esecutivo ai sensi della legge 3 novembre 2016, n. 214.
Il decreto modifica alcuni articoli del Codice della proprietà industriale relativi alla protezione brevettuale, con particolare riferimento all’introduzione di una tutela brevettuale unitaria
(brevetto europeo con cosiddetto “effetto unitario”) negli Stati membri che partecipano alla cooperazione rafforzata.
Oltre a prevedere norme sostanziali sul brevetto europeo, si istituisce una giurisdizione comune per tutti i Paesi partecipanti, con competenza esclusiva sulle azioni di violazione,
contraffazione, revoca, accertamento di nullità o non violazione dei brevetti europei, nonché alle misure provvisorie e cautelari correlate, le domande riconvenzionali, le azioni di risarcimento
danni anche in relazione ai certificati protettivi complementari rilasciati sulla base di un brevetto europeo.
Si inseriscono, inoltre, tra le disposizioni transitorie e finali, disposizioni volte a garantire l’applicazione della legislazione italiana alle cause riguardanti il brevetto europeo rilasciato
per l’Italia pendenti fino alla data di entrata in vigore dell’Accordo e a quelle promosse successivamente davanti all’autorità giudiziaria italiana per effetto del regime transitorio.
Il testo ha ottenuto i pareri favorevoli delle competenti Commissioni parlamentari.
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MARCHI D’IMPRESA, MARCHIO COMUNITARIO E LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE
DIRITTO INDUSTRIALE
MARCHI D’IMPRESA, MARCHIO COMUNITARIO E LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che attua la direttiva 2015/2436 del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2015, sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d’impresa.
La direttiva prevede che, nel corso dei prossimi sette anni, gli ordinamenti nazionali introducano nuove procedure amministrative al fine di superare le disparità esistenti tra i titolari di
marchi di certi Paesi rispetto a quelli di altri, sia ampliando le fattispecie già esistenti in tema di diritti derivanti dal marchio, sia estendendo l’ambito di applicazione della tutela a nuovi
tipi di marchio (es. olfattivi), superando il dato della mera riproducibilità grafica; in alcuni casi, come quello nazionale, dovrà introdursi ex novo una procedura amministrativa, alternativa alla
via giudiziaria, per la decadenza o la dichiarazione di nullità dei marchi.
Tra i principali profili innovati della nuova normativa, si segnalano:
l’impedimento assoluto alla registrazione dei marchi nel caso di conflitto con le denominazioni di origine ed indicazioni geografiche (DOP/IGP), indipendentemente dal settore di appartenenza (vini,
bevande spiritose, prodotti agricoli e alimentari ecc.), nonché la previsione di particolari motivi di rifiuto della registrazione a causa di conflitti con le menzioni tradizionali protette relative
ai vini (MTV) e alle specialità tradizionali garantite (STG) tutelati dalla legislazione dell’Unione; una protezione rafforzata ai marchi che godono della reputazione in uno Stato membro;
l’estensione della possibilità di applicare, anche in caso di mero transito, la procedura di sequestro alla frontiera delle merci contraffatte; l’introduzione del divieto di svolgere atti preparatori
alla contraffazione.
Il testo tiene conto dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti.
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